Amon era il nome di una divinità, nella mitologia egizia, che divenne una delle divinità più importanti nell’antico Egitto. Il nome indicava anche Amon, Amoun, Amen e talvolta Imen. Significa “L’invisibile”.
Gli antichi egizi raffiguravano il dio Amon in diverse forme. Amun apparve in una forma di uomo con una testa di ariete, un uomo con la testa di rana, un ariete, un uomo con una corona di piume di struzzo e un’oca.
Cominciò come un vento tebano e un dio della fertilità il cui potere crebbe quando la città di Tebe crebbe da un villaggio poco importante, nel vecchio regno, fino a una potente metropoli nel Medio e nel Nuovo Regno. Si alzò per diventare un membro degli otto dei chiamato collettivamente l’Ogdoad di Hermopolis. Divenne quindi un membro dei tre dei indicati come la Triade di Tebe. A quel tempo, fu nominato il patrono dei faraoni tebani e alla fine fu unito al dio sole, Ra che era stata la divinità dominante dell’Antico Regno, a diventare Amun-Ra, Re degli Dei e sovrano della Grande Enneada. Amun-Ra fu salutato come un dio nazionale, il creatore dell’universo, il protettore personale del faraone e il dio della guerra.
Il tempio di Karnak era il tempio principale di Amon. La fama di Amon si estese ben oltre i confini dell’Egitto. Il suo culto si diffuse in Etiopia, in Nubia, in Libia e in gran parte della Palestina. I Greci pensavano che fosse una manifestazione egiziana del loro dio Zeus. Persino Alessandro Magno pensò che valesse la pena consultare l’oracolo di Amon.